Capo di Leuca, a piedi tra le magiche vedute
Descrizione
Cos’è
Siamo ammaliati dalle spiagge mozzafiato dell’estremo lembo a sudest del Salento, più a sud di Otranto e che più di tutti richiama l’Oriente, la sua luce e la presenza dello stile moresco a insinuarsi sempre più prepotentemente nell’architettura e nel paesaggio. Ma volgendo lo sguardo un po’ più all’interno possiamo scoprire tesori straordinari di bellezza ancora più sorprendente. L’unico modo per apprezzarli a pieno è un trekking guidato da godersi a piedi: scopriremo il parco naturale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase”, il sentiero delle Cipolliane, il ponte del Ciolo. L’area si estende per circa 57 chilometri e presenta singolarità naturalistiche tali da rappresentare una rarità in Europa, con le sue falesie e i prati aridi, le testimonianze di una vitalità preistorica, la litoranea a strapiombo sul mare, i sentieri costeggiati dai muretti a secco, le “vie del sale”, e i suggestivi canaloni trasversali alla linea di costa. Durante il percorso è possibile ammirare specificità botaniche uniche come il garofanino salentino, il fiordaliso di Leuca, il fiordaliso nobile, e il Veccia di Giacomini. Anche la fauna riserva sorprese, come la migrazione durante il passo primaverile, l’osservazione di splendide specie rapaci, quali il gheppio, la poiana, il falco pellegrino. Esiste, poi, la “fauna nascosta”: diverse delicatissime specie di chirotteri e le rarissime presenze di fauna acquatica negli ambienti bui e più interni delle principali grotte sommerse e semisommerse del Parco.
Vi diciamo di più
– Il parco naturale regionale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase” è il più esteso della provincia di Lecce, e copre circa 57 km ed è stato istituito come Sito di importanza comunitaria ai sensi della normativa europea sugli Habitat.
– Fanno parte del parco anche due siti di importanza primaria nella preistoria europea dell’arte rupestre: le grotte della Zinzulusa e dei Cervi.
– Il sentiero delle Grotte Cipolliane Si trova sulla falesia tra Marina di Novaglie e il Ciolo. Si tratta di quattro ripari di roccia posti a circa 30 metri sul livello del mare, con tracce fondamentali per lo studio del paleolitico superiore. Sul terreno si vedono distintamente quattro livelli, dai resti di animali a segni di trattamento e affinamento della pietra.
– Il ponte del Ciolo si trova nel territorio di Gagliano del Capo ed è un’infrastruttura realizzato a picco sul mare, a 40 metri di altezza su una splendida insenatura. Sul fondale c’è una grotta suggestiva con un laghetto interno.